venerdì 20 gennaio 2012

E'giunta l'ora, destati Le porte verranno schiuse...

Tags: Anime, Kingdom Hearts, Roxas, Heartless, Organization XIII

Per chi conoscesse la Saga di Kingdom Hearts, il titolo di questa nota non sarà certo un mistero. Si tratta infatti di uno dei versi della canzone "Destati".

Destati!
Tendi la Mano!
è giunta l'ora,

Destati!

Partire da questa canzone per poter recensire un videogioco così tanto conosciuto non è stata una cosa programmata, ma come tutte le grandi idee è nata da un caso, in questo dalla riproduzione casuale del mio mp3.
Perchè partire da Destati? 
Non perchè una canzone in italiano, cantata da giapponesi ed usata come sound track di un videogioco che non è nemmeno stato doppiato in italiano è una cosa anomala. Non è per questo che sono voluta partire da qui, ma l'unico motivo è che in questa canzone a mio parere si trova il significato del gioco.
Da misera giocatrice devo ammettere che la storia, i personaggi e la grafica sono coinvolgenti,ben studiati e ben inseriti; dubito che per gli autori sia stato facile far collimare la loro storia con i vari scenari Disney usati in tutta la saga dei videogiochi. Ma non è questo che vado a ricercare in questa canzone. 
La mia è una riflessione più profonda, che porta al domandarsi se non è forse l'ora anche per noi di destarci dal nostro sonno ed iniziare a vivere.
è questo che vorrei ricercare in ogni opera che analizzerò, e da questo scaturisce anche il nome del mio blog "L'arte è inutile" da me intesa come inutilità quando non riesce ad insegnare nulla, che essa sia arte visiva, uditiva, arte povera o raffinata...
Ma torniamo alla nostra "Destati".

Per chi ha già avuto il piacere di giocare con questo videogioco quasi perfetto di Nomura, quasi perfetto perchè a questo mondo nulla è perfetto e se lo fosse perderebbe fascino, non è una novità la storia della separazione del cuore di una persona dal suo corpo. Per tutti gli altri vorrei fornirvi una veloce spiegazione: nel mondo di Kingdom Hearts esiste questa possibilità di distaccare il cuore di una persona dal suo corpo e dalla sua anima, creando due differenti creature i Nobody, corpi senza cuore, e gli Heartless, anime senza un cuore nel quale risiedere.
Non mi dilungherò perchè ci sarebbero molte cose da dire, ma in questi due aspetti io rivedo due dei problemi della nostra società.
Sicuramente il creatore non avrà pensato di far arrivare a queste conclusioni nessuno, ma io nella mia immensa stupidità ci sono arrivata.

Tuttavia ti appartiene!
Ciò che hai perduto
Diventerà uno solo.

Quante sono le persone che nella nostra misera società si lasciano strappare il cuore da stili di vita prestampati, da mode logoranti e correnti di pensiero travianti? Quanti sono quelli che si dimenticano quello che sono veramente e quanti dimenticano una parte di se stessi lungo la via?
Probabilmente questa recensione non la dovrei nemmeno postare perchè non è una recensione ma un commento, scialbo ed insipido alla nostra società, ma non andrebbe tutto un po' meglio se ognuno di noi potesse ricordarsi di quella parte persa per strada? Di quel "fanciullino" come direbbe Pascoli, nascosto dentro di noi che cerca ancora di realizzare il proprio sogno ma che, forse più intelligentemente della nostra parte pensante, si tiene a distanza dai cinismi della vita moderna preferendo ad esso l'oblio?
Non dovremmo forse noi, esseri umani, con un cervello pensante di un certo peso, fermarci a pensare che forse è meglio abbracciare anche quella nostra parte anziché lasciarla rincantucciata in un angolo per vergogna di mostrarla al mondo?

Dal mio punto di vista un Heartless potrebbe essere quel fanciullino disperso e un Nobody uno qualunque di noi, freddo e vuoto, un misero involucro, copia dei veri noi stessi.

Su rimembra tu trepida!
Su sveglia! Ehi ricorda!

Con questa considerazione, per stasera lascio la tastiera e mi dedicherò a passatempi meno impegnativi, magari andrò a giocare ad Assasin's Creed così domani avrò una vera recensione da poter scrivere...

Buona notte a tutti,
Tsunami




giovedì 19 gennaio 2012

L'arte è tutta inutile.

"La bellezza è superiore al genio in quanto non ha bisogno di spiegazioni."


Così Oscar Wilde, nella sua opera "The Pictur of Dorian Gray", ritrae con intensità una cosa impalpabile e inafferrabile come la pura bellezza. Non si può di certo dissentire che la bellezza, così come l'arte, non siano frutto di un'intelletto ma di un animo più sensibile e di una serie di eventi che portano alla creazione di qualcosa di sovrumano. L'arte e la bellezza sono sovrumane.
Non appartengono all'essere umano eppure sono parte di noi e della nostra società.
Da questa considerazione sono partita a pensare che, per quanto sia frutto di intelletto, l'arte, così come la bellezza, la grazia e la bontà, vanno giudicata con la testa sulle spalle: nel creare cose belle non serve applicarsi e calcolare ma per scoprire una nuova meraviglia e per stupirsi bisogna avere una genialità brillante.
Io non sono una persona con una genialità brillante.
Mi diletto a scrivere con belle parole quello che penso, ma nulla viene da me, tutto è frutto di influenze esterne.
Tornando però al motivo per cui ho deciso di scrivere qui, in verità è solo un mero piacere personale, ci sono molte cose che amo, i libri, la musica, i videogiochi e i fumetti, e mi piace poter parlare con persone che come me li possono apprezzare. Per tiare le fila del discorso in fretta e non rischiare di perdermi in altri ragionamenti e pensieri inutili, ho pensato di aprire questo blog per recensire e discutere di tutto quello che mi piace e che attira la mia curiosità.


Sono Tsunami, e sono una ragazza normale come chiunque altro, con la semplice voglia di poter andare oltre alla piccola cerchia delle mie mura domestiche.